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Le Mie Ricette

GELATINA DI UVA FRAGOLA
Io da quest'anno grazie a mia zia nelly .( vive a Cali colombia)che mi ha fatto assaggiare il succo di uva fragalo era una bontà e cosi ho deciso di fare la gelatina di uva. per fare il il succo di uva fragola, lavare per bene l'uva fare bollire leggermente e lasciare a macerare per una notte intera. il giorno dopo centrifugare Con l'accortezza di passare più volte gli scarti nella centrifuga per sprecare il meno possibile di succo.. . E poi soprattutto ho recuperato anche la parte meno acquosa che è stata centrifugata ma si deposita sotto il filtro.State attenta per no buttare il materiale buono Per chi non ha la centrifuga vi progongo di procedere come facevo io con il frullatore (frullare il succo d'uva) e poi filtravo il tutto con un colino a maglia stretta, più volte. Una volta ottenuto il succo di uva fragola la procedura è semplice e rapida. Metto succo, zucchero e tutta insieme in una pentola a fuoco medio e non altissimo. Mescolo con un cucchiaio di silicona per far sciogliere zucchero e aspetto pochissimi minuti che il composto incominci l'ebollizione (ma non aspettate di vederla forte iniziate a contare da quando la vedete appena accennare). Contate due minuti quindi spegnete e aggiungere la gelatina mettete nella formine (io lo messa nei bicchierini da cafè ) e decorata come nella foto E' necessario che stia sul fuoco il meno possibile perchè perde il sapore naturale e il colore cosi avrà un sapore di frutta fresca e non cotta. Provatela e fatemi sapere

sabato 14 aprile 2012

Il cannolo siciliano






                                                                           
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Alessandra Castillo Culinary Arts









Il cannolo siciliano, insieme alla cassata siciliana, è il dolce più rappresentativo della nostra isola, (dico nostra perchè mi sento anche io un poco isolana) ed è tipico del carnevale perché sembra essere nato per scherzo.




In Sicilia chiamiamo cannolo la cannula del rubinetto dove scorre l’acqua, ed è proprio una canna che viene adoperata per confezionare l’involucro (la “scorcia”) ... (il  mio compagno Luigi mi racconta che si usavano  le canne da qui il nome cannoli il metallo venne poi).

Che contiene la crema, solo che dal rubinetto scorre l’acqua mentre dentro al cannolo scorre… la crema! 


Tuttavia, come tutte le nostre goloserie, anche questo semplice ma fantastico dolce viene mangiato tutto l’anno ed in qualsiasi momento. È sempre un piacere addentare questa particolare pasta croccante  ripiena di freschissima crema di ricotta.


In ogni luogo della Sicilia si confezionano fragili e scricchiolanti cannoli che,  grazie alla maestria dei nostri pasticcieri, sono diversi da luogo a luogo nella decorazione. Per esempio a Palermo, alle estremità del cannolo si usa adagiare due belle cirase (ciliegie) candite e sul dorso una fettina di buccia d’arancia candita, mentre  nella Sicilia orientale è la graniglia di pistacchi di Bronte a dominare la scena. In ogni caso, l’ingrediente che non può mutare è la crema di ricotta, che deve essere rigorosamente di pecora e freschissima.


È una leccornia così cara ai siciliani che, a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, l’onorano con la “Sagra del Cannolo”. 


Fare il impasto e un po laborioso vi consiglio di acquistarle dal vostro pasticcere di fiducia, io per dirla tutta la faccio perchè io adoro fare tutto dal inizio non sia mai che mi trovi a parlare con un pasticcere di Messina  o di Palermo di come si fa l'involucro e  io non sappia che rispondere, mi conoscete vero sapete come sono fatta, mi piacciono  le sfide  giorno dopo giorno se non dove sta il bello di confrontarmi con gli altri ... ok ok la ricetta perchè ormai siete stanchi di leggere ...




400 gr di farina
75 gr di strutto
40 gr di zucchero semolato
2 uova
1 albume
un pizzico di sale
15 gr di cacao amaro
60 gr di Marsala secco
60 gr di aceto bianco
Cannella in polvere a piacere
Olio di semi di arachidi per friggere (una volta se friggevano con strutto)

Per la crema :


1 kg di ricotta di pecora freschissima
180 gr di zucchero (io metto meno zucchero non mi piace troppo dolce)
Un pizzico di cannella in polvere
100  gr di cioccolato fondente a gocce
Scorzette di arance candite ho di cedro  (a piacere  per cannolo)

pistacchio di Bronte in granella.




Prepariamo le “scorcie”
Se avete la possibilità usare una planetaria con l’attrezzo a foglia, quindi mescolare farina, zucchero, cacao e sale. Aggiungere lo strutto  al miscuglio di farina e farlo ben amalgamare, quindi unire le uova, farle assorbire ed infine continuare a lavorare aggiungendo il Marsala e l’aceto fino ad ottenere un impasto non troppo morbido ma consistente. Formare una palla, avvolgerla in pellicola da cucina e riporre in frigo per almeno un’ora.

Spianare l’impasto ad uno spessore sottile (potete usare una sfogliatrice finendo con uno spessore simile a quello delle tagliatelle) io lo faccio con il mattarello viene ottima, spolverando, man mano, con la farina sia il piano di lavoro che l’impasto. Quando avrete raggiunto lo spessore desiderato, ricavate dei dischetti dal diametro di circa 10 cm. (potete aiutarvi con un coppapasta). Avvolgere i dischetti nelle cannelle unte d’olio, congiungendo i bordi spennellandoli con l’albume battuto. Friggere in abbondante olio ben caldo, due-tre per volta.

Non appena la pasta sarà di un bel dorato scuro scolare e mettere a raffreddare su carta assorbente da cucina, speriamo bene sempre sono con la paura che non vengano buoni.



Prepariamo la crema di ricotta:

Se la ricotta è molto umida, come dovrebbe essere, farla sgocciolare in modo da eliminare la maggior parte di siero. Amalgamare bene la ricotta con lo zucchero. Lasciare riposare per un’ora e quindi setacciarla. (Un consiglio passatela con il passaverdure e fantastico fate prima, sono sempre a cercare qualcosa che mi faccia perdere meno tempo) A questo punto unire la cannella e il cioccolato fondente.

Confezioniamo i cannoli:
Riempire le scorze con la crema e spianare le parti estreme aiutandovi con un coltello, posare una ciliegina o quello che più vi piace , spolverare con zucchero a velo e infine adagiare sul bordo la scorzetta di arancia candita.

Penso che la decorazione e molto personale, io adoro cambiare, mai uguale...



NOTE: STO FACENDO IL CANNOLO SCOMPOSTO in tanto il classico
A presto amici !!!!

Alessandra Restrepo; una Siciliana adottata
besitos


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